artemisia gentileschi

disegno

Roma. 1611. In un atelier del quartiere degli artisti la giovane pittrice Artemisia si batte furiosamente per imporre il proprio talento. Il suo avversario più temibile altri non è che il padre, Orazio Gentileschi. Possessivo, geloso, il celebre pittore vorrebbe infatti nascondere al mondo la bellezza sensuale e il genio della figlia. Ma il destino sconvolge i suoi piani: il suo collaboratore e amico Agostino Tassi violenta Artemisia. Ne segue un processo per stupro, scandaloso per l’epoca, da cui la giovane esce vittoriosa, nonostante le costerà molta fatica riabilitarsi, soprattutto tramite la carriera agli occhi della società del tempo, dalla vicenda di stupro. Il conflitto tra padre e figlia diventerà un duello all’ultimo sangue, di cui l’uno e l’altra saranno di volta in volta, vincitori e vittime.
________________________________________________

ARTE MI SIA GENTIL ESCHI  
come un grano di polvere su una circonferenza
Artemisia 1La nostra ultima produzione Arte Mi Sia Gentil Eschi determina anche il nostro passaggio dalla tragedia greca e sociale alla tragedia individuale; esplora e narra la straordinaria avventura della prima grande pittrice celebrata e riconosciuta nella storia dell’arte; l’avventura di una donna che, in un mondo ostile alle donne, riuscì a imporre la sua arte e a difendere strenuamente la sua visione dell’amore e della vita. Lo spettacolo, ambientato nella stanza dell’immaginario di Artemisia, è stato composto e creato attraverso le indicazioni di lavoro e le suggestioni di un altro artista, regista teatrale, teorico e pittore polacco a noi contemporaneo, Tadeusz Kantor. E in particolar modo alla sua concezione di object trouvé, l’oggetto strappato alla realtà della vita, immobile, che costituisce un sacrum e che insieme all’astrazione costituisce un’unità mistica. O ancora nella sua concezione di “montaggio di uno spettacolo” che non era quella di mettere in scena un’opera letteraria ma di iniziare un processo, creare una realtà scenica, ricostruire un gioco. Un gioco in cui il testo letterario è stato distinto dalla spettacolo e trattato come valore semantico, dunque nel modo più corrispondente alla sua struttura e alla sua funzione. Ma non è alla base dell’azione dello spettacolo e della recitazione. Quest’ultima è completamente indipendente e costruita sulle proprietà creative dell’attrice che nel ruolo di Artemisia Gentileschi, ritorna alla sua stanza dell’immaginario, alla sua bottega, presenza estranea, diafana, incorporea: poco alla volta la ricostruisce, ricostruendo così il suo passato. E attraversando il rapporto-sfida con se stessa, uomo mancato-il rapporto col padre, garzone di bottega-la mancanza della madre, figlia degenere e nascosta-donna libera, licenziosa e scandalosamente bella, amante e prostituta-l’amore e la violenza di Agostino Tassi, vittima e accusata, contro le norme e alla fine artista.
________________________________________________frecciaDxG
galleria fotografica
testo pubblicato
video

Lascia un commento